COLLEGAMENTI RADIO INTERCONTINENTALI

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A un buon numero di Radioamatori, oltre alla attività tecnica, alla ricerca e istruzione personale, il Servizio di Radioamatore piace perchè è possibile stabilire un collegamento, telegrafico o in fonìa, con altri Radioamatori in ogni parte del mondo. E ciò riporta la mente e l'animo indietro fino ai tempi eroici della radio, quando il buon Marconi andava aumentando sempre più le distanze coperte dai suoi sistemi trasmittenti e riceventi. Sono passati oltre 100 anni da quei primi esperimenti, dall'ascolto fatto in Canada delle famose S trasmesse da Poldhu, ma riuscire a stabilire collegamenti con regioni lontane utilizzando solo risorse personali e limitate è sempre affascinante. 

Così come è affascinante poter dimostrare, a se e agli altri, di aver effettuato almeno un breve contatto radio con ogni nazione del nostro piccolo pianeta. 

A ciò si aggiunge, entrando nel dettaglio tecnico, che ai Radioamatori sono assegnate tante frequenze da poter utilizzare, e quindi altresì interessante è il verificare in quali condizioni una frequenza sia meglio di un'altra per realizzare un collegamento. 

Per i collegamenti a lunga distanza vengono usate le così definite "onde corte" (che al giorno d'oggi tanto corte non sono più) che consentono per sola riflessione tra terra e jonosfera, di colloquiare senza ponti ripetitori o altro, ma per sola propagazione delle onde radio, da un capo all'altro del mondo.

Certo ciò non è facilissimo...vi sono condizioni da conoscere...l'ora del giorno, le stagioni, l'attività solare, tutto ciò influenza questi collegamenti. Posso parlare con gli americani al pomeriggio, ma non al mattino...dipende da che frequenza sto usando...da quale lunghezza d'onda... insomma raccontarla in breve non è semplice e solo dopo qualche anno di attività radio intensa si è in grado di capire chi si può collegare in un certo momento. E non mancano le sorprese... soprattutto nei periodi di massima attività solare.

Ti aspetti che il segnale dagli USA arrivi dalla distanza più breve, cioè puntando l'antenna verso di loro ( 330° circa ) ..invece a volte il segnale arriva proprio dalla direzione opposta...si perchè la Terra è rotonda e ciò può succedere !

Che dire dunque...è sempre con entusiasmo che il radioamatore accende le proprie apparecchiature: mettendo la cuffia in testa, ci si isola da ciò che ci circonda e si entra in un mondo quasi fatato, pieno di suoni e voci provenienti da chissà dove !

Buoni collegamenti

Vittorio ik4cie