Ho assistito oggi all’Assemblea Straordinaria dei Delegati regionali accompagnato da Vittorio, IK4CIE. Una esperienza, non esattamente positiva. Non è la prima volta che partecipo perché mi ha sempre incuriosito capire che discussioni si sviluppano, ma questa occasione è certamente da mettere “in cornice”.

Gli ordini del giorno erano diversi, alcuni importanti alti certamente meno. L’assemblea mi è apparsa da subito disordinata, inconcludente o meglio pilotata da alcuni, ben preparati e decisi, per arrivare alla sfiducia verso il CDN, obiettivo centrato.

Per carità, è legittimo mostrare sfiducia, ma questa va motivata, cosa che non è avvenuta in assemblea, anche se motivi più o meno ufficiali si sentono da tempo.

La sfiducia ha portato alla nomina di un commissario unico con il compito di pilotare la nostra Associazione nei prossimi mesi, verso le elezioni, presumo. Ne è valsa la pena? E’ una decisione che ritengo inutile, visto che l’attuale CDN era a fine mandato e stava già procedendo alla organizzazione di nuove elezioni.

Avrei preferito, nell’assemblea, sentire discussioni più costruttive, importanti, le spiegazioni del CDN e non battibecchi.

Alcuni argomenti importanti erano all’ordine del giorno come il contenzioso ARI/Brand o la liquidazione di Ediradio (non ho ancora capito cosa succede dopo la liquidazione, e in quale forma verrà edita RR). Non presente nell’ordine del giorno, ma importantissimo è la questione bilanci. E’ molto grave che, per anni, i bilanci non siano stati presentati e discussi. Qualcuno dei presenti dice che i bilanci sono stati presentati, ma le precedenti assemblee non ne hanno consentito la discussione (cosa???), altri che presentati sono poi stati ritirati per “aggiustamenti” a fronte di critiche (ma si può presentare un bilancio e ritirarlo per aggiustamenti?). Assurdità.
Insomma poche idee e ben confuse. E la cosa si protrae da anni.

Le modalità della sfiducia lasceranno spazio a polemiche e a ricorsi perché è in dubbio la legittimità in termini di statuto. L’unico comitato regionale che si è chiaramente discostato da questa decisione è il CRER (EmigliaRomagna), e credo abbia agito bene e a ragion veduta.

Dopo la sfiducia i componenti del CDN presenti si sono, giustamente, allontanati dall’assemblea che ha continuato, quasi dimezzata, per deliberare i rimanenti punti, in particolare per le modifiche di parte dello statuto (modifiche del tutto inutili perché lo statuto va rifatto: lo ribadisco!).

Devo aggiungere che alcuni delegati regionali hanno operato senza la delega del proprio comitato regionale, in contraddizione con le norme statutarie. Altre voci che spero ingiustificate, dicono che alcuni delegati regionali hanno operato con deleghe quantomeno discutibili.

L’idea finale è di una lotta intestina di non so chi contro chi, nella quale certamente è difficile muoversi. Mi sento solo di ricordare che il CDN sfiduciato ha lavorato partendo da una situazione molto difficile e certamente non ha trovato la strada facile anche se certamente poteva fare meglio, specie su questioni molto importanti.

In conclusione la mia idea (ripeto sono impressioni personali) è che avremo ancora anni di grande difficoltà, forse querele, avvocati (che in questo brodo denso nuotano con grande soddisfazione), spese e disguidi che verranno sofferti in termini di servizi e di costi dai soci e dalla associazione.

Suggerisco ai soci di diminuire le ore di radio e aumentare l’attenzione alla propria associazione, chiedendo informazioni precise ai presidenti di sezione e ai comitati regionali in merito a quello che sta succedendo e a quello che hanno discusso. Solo con molta attenzione e partecipazione si può riuscire a costruire qualcosa. Non sempre c’è bisogno della distruzione per poter ricostruire.

Sono molti anni che faccio parte dell'ARI e sono veramente dispiaciuto nel vedere situazioni che sembrano portare alla disgregazione. Purtroppo non è sempre facile. Mi permetto di commentare ed esplicitare la mia visione delle cose nella speranza che una serena discussione possa portare i soci ad una maggiore consapevolezza ed attenzione nei confronti della propria associazione che avrà problemi, ma ha anche molti meriti.